Neviano degli Arduini si trova immerso in uno dei tratti più magici dell'Appennino Tosco Emiliano (riserva della biosfera MAB UNESCO), vissuto e frequentato da celebri poeti, famosi personaggi e grandi artisti. Appartiene all'Unione Montana Appennino Parma Est, alla Provincia di Parma, confina con la Provincia di Reggio Emilia, appartiene alla Riserva della Biosfera Mab Unesco dell'Appennino Tosco Emiliano (www.mabappennino.it), alla Destinazione Turistica Emilia (www.visitemlia.com), al Paesaggio del Parmigiano Reggiano, all'Oasi Biologica Nevianese e alle Terre di Matilde di Canossa. Dal 2017 si sta lavorando anche per trasformare il territorio in Cittadella Paralimpica, mentre dal 2019 la parte alta del Comune è entrata a far parte del pre-parco del Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma (parchi regionali del Ducato).
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Il territorio di Neviano degli Arduini offre una notevole varietà paesistica e numerosi Musei. Dallo straordinario Museo Storico dei Lucchetti ai più classici Musei della Civiltà Contadina, della Resistenza e dell'Arte Contemporanea, oltre alla Casa Museo Colibri, le 3 Pievi, l'Oasi del Monte Fuso, la Collezione di Oggetti da Fumo, il Museo diffuso di Arte Contemporanea, l'offerta turistica è decisamente variegata.
Gli sport nella natura sono per lo più praticati a Scurano, presso il Parco Provinciale del Monte Fuso (il Monte Fuso, insieme al tratto di Enza che scorre da Cedogno verso monte, è area SIC, ossia un sito riconosciuto di interesse comunitario), splendido luogo per tutta la famiglia nel monte simbolo del territorio, alto 1117 m slm. Dalla mountain bike alle escursioni a cavallo, dal tiro con l'arco al volo libero, l'offerta del parco è davvero ampia. Il recinto faunistico con daini, cervi e caprioli è un'attrazione irresistibile per grandi e piccoli. La Pieve di Sasso, i fonti battesimali romanici della stessa e di Bazzano (gioiello del XII sec. tra i più interessanti d'Italia), l'architettura rurale della Bastia Fattori, il Ponte del Diavolo e la rete escursionistica dell'Anello dei Panorami, sono solo alcune delle meraviglie che il territorio offre. Tra i più celebri artisti che hanno frequentato o che frequentano il territorio si ricorda Mario Schifano a Ceretolo, Corrado Costa, Adriano Spatola e altri poeti d'avanguardia al Mulino di Bazzano, Luciano e Giovanni Anceschi, Aldo Tagliaferro, Claudio Parmiggiani e Gastone Biggi, tutti artisti che hanno scelto la bellezza di questi luoghi per trascorrere parte della loro vita. Dal 2019 Neviano è anche diventato uno dei luoghi di Appennino più attraenti per l'osservazione notturna del cielo e della Via Lattea (patrimonio dell'umanità Unesco) grazie all'osservatorio astronomico "Barnard" e allo scarso inquinamento luminoso, drasticamente ridotto attraverso l'installazione dell'illuminazione pubblica a led.
Eccezionali sono anche il Castello di Torrechiara e la sua Badia, la romanica Badia Cavana, monastero Vallombrosano con nartece scolpito nel XII secolo, il parco dei Cento Laghi e il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano (cortometraggi you tube), per gli amanti della natura incontaminata. Le stazioni turistiche principali nell'Appennino Parma Est sono Pratospilla, Schia, l'Oasi Faunistica del Monte Fuso e Lagdei, adatte per week end con tutta la famiglia o per camminare sulle vette più belle dell'Appennino. Per i turisti del food sono immancabili anche i Musei del Cibo, tra i quali il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano e il Museo del salame di Felino nel bellissimo castello della frazione. Di grande interesse anche il museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro, un tuffo emozionante nella cultura materiale.
Sistema Museale della Provincia di Parma per conoscere i Musei della Provincia e i luoghi dell'Arte Contemporanea in Appennino Parmense.
www.parmaccessibile.org per conoscere i Musei accessibili ai turisti diversamente abili.
Oltre l'Enza la pietra del Purgatorio, Pietra di Bismantova, impreziosisce con la sua inconfondibile forma lo skyline delle colline, e attrae migliaia di escursionisti e di arrampicatori da ogni dove. La pietra di Bismantova è da sempre stata soggetto privilegiato di artisti e poeti, tra i quali Dante Alighieri, che ne fece, appunto, la pietra del Purgatorio nella Divina Commedia, e Antonio Allegri (il Correggio), che la riprese diverse volte negli sfondi dei suoi capolavori rinascimentali.
A Selvapiana, piccolissima frazione a pochi chilometri da Neviano e con vista mozzafiato sui castelli di Rossena e Canossa, sorge un tempietto a memoria del soggiorno di Francesco Petrarca, ospite dei signori da Correggio. Petrarca, nel silenzio dei boschi che si affacciano sull'Enza, lavorò al poema Africa.
La Gran Contessa, Matilde di Canossa, una delle donne più influenti della storia dell'Europa medievale e al centro delle principali vicende politiche dell'XI secolo, ha operato a pochi minuti di macchina da Sella, a Canossa appunto e a Quattro Castella, insieme agli indimenticati Gregorio VII Papa ed Enrico IV Imperatore. Le c.d. Terre di Canossa, i castelli reggiani di Bianello, Rossena, Canossa, Carpineti, il convento di Montefalcone (dove fu sepolto il monaco Salimbene de Adam, tra i più significativi "storici" del XIII secolo) e le Pievi di Sasso, Marola e Toano, solo per citarne alcune, sono straordinari cimeli di quella incredibile storia all'alba dell'Europa moderna. La riserva naturale della Rupe di Campotrera, che si sviluppa tra i castelli di Canossa e Rossena e la Selvapiana di Petrarca, insieme al paesaggio dell'Enza, consentono una totale immersione nella storia e nella natura.
Una curiosità dalla storia recente: gli appassionati di cinema e del Signore degli Anelli in particolare, potranno addentrarsi pochi chilometri nell'Appennino Reggiano per raggiungere il castello di Sarzano, un tempo della famiglia di Christopher Lee, meglio noto agli appassionati come Saruman.
(foto frontespizio: Alfredo Bonmezzadri, Monte Fuso)